Peccato
che non abbia mai accettato di assumere una di quelle cariche politiche di
rilievo che pure gli erano state offerte in varie occasioni perché Giampiero
Ielli, emiliano di nascita e genovese di adozione, è uomo dotato di una non
comune capacità di “visione” e di quel buon senso antico che gli permette di
discernere a colpo sicuro ciò che è veramente utile e buono per la comunità.
Da
sempre impegnato nel “sociale” – è stato tra l’altro presidente del Tribunale
del Malato – è oggi presidente del Circolo Pinetti, uno storico circolo Arci da
lui riportato a nuova vita e quindi diventato uno del più importanti centri di
aggregazione del popoloso quartiere di Marassi e, probabilmente, unico luogo d'incontro per tanti anziani e tante famiglie che gravitano lungo il corso del torrente
Fereggiano.
Amante
della cultura e grande lettore di libri, fu lui il primo ad incoraggiarci
quando si trattò di passare dalla teoria alla pratica con le iniziative di "Una
Rosa come Bandiera", definendo quel progetto “Uno strumento con cui si sarebbe
potuto andare lontano”. Vale la pena ricordare che di quel
progetto è parte integrante il rilancio dell’arte figurativa di cui la mostra "Mai perdute forme
del mondo" costituisce il primo importante passo.